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mercoledì 16 febbraio 2011

I NOSTRI FIGLI DAVANTI AL COMPUTER: LUCI E OMBRE tv sorrisi e canzoni

Nella rivista sopra citata, di questa settimana, c'è un articolo riferito ai figli e al computer
non sono riuscita a trovare sul sito di sorrisi questo articolo, e quindi ne citerò alcune frasi.
" se una volta era sufficiente un pallone o la mitica campana disegnata con il gesso sul selciato, oggi i divertimenti dei bambini sono molto diversi: social network, chat, videogiochi, internet, telefonini. un universo tecnologico con tanti risvolti positivi, ma che bisogna imparare a maneggiare (spiega psicologa e autrice Rosanna Schiralli - e collega Ulisse Mariani)<< le nuove tecnologie, di per sè buone, facilmente possono diventare una valvola di sfogo per colmare i disagi degli adolescenti. perciò i genitori devono essere i primi a sapere bene come funzionano, stabilendo di conseguenza, un sistema di regole da far rispettare ai figli per impedire che l'uso diventi abuso>>"
Come prima parte sono d'accordo, se l'adulto conosce (non dico alla perfezione) ma ha una buona conoscenza, può seguire il proprio figlio, senza lasciarlo allo sbaraglio e alla noncuranza, in modo tale che se si hanno regole è più facile poterli seguire.
consigli dell'articolo:
1) il pc tenetelo in sala
2) facebook mai prima di 13 anni
3) imaparate a usare la playstation
4) con il telefonino andateci piano
per il punto 1 i consigli che da è: evitare di regalare ai figli più grandi un pc portatile, perchè finirebbero per tenerlo acceso troppo, usandolo ovunque. anche perchè come dice qui, è più facile se è in un unico luogo e fisso, poter controllare i figli e che cosa fanno.
per il punto 2 qui dice " siamo nell'era dei social network, anche  giovanissimi hanno un profilo, un'identità digitale con la quale comunicano in rete" << la psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, dice che si dovrebbero vietare ai 13 enni, ma in certi casi, è meglio aspettare ancora dipende dal grado di maturità dimostrata dal ragazzino>> io sostengo che i figli sono lo specchio dei genitori, quindi se lo hanno educato bene, gli hanno dato regole mantenendo rispetto uno con l'altro, seguito, lasciandogli comunque fiato, io credo che il ragazzino sia maturo anche a 13 anni. nell'articolo si domanda "è utile iscriversi a facebook per controllarlo? --> risposta si da un lato serve per monitorare la qualità delle relazioni che ha con gli amici e partecipare a una sua passione, dall'altro è un buon metodo per verificare che non venga contattato da persone non raccomandabili" sono indignata, su questa risposta, è come se avessi un diario, i miei genitori me lo venissero a leggere...non trovo giusto che io debba spiare mio figlio, nelle famiglie ci deve essere dialogo e reciproca fiducia. mettermi a spiare mio figlio lo trovo, una cosa errata, è vero che io lo debbo controllare, ma più io lo controllo ed impedisco, più me la farà di nascosto e sotto al naso. preferisco che sia lui a venirmi a dire alcune cose. io come madre dovrò sempre ascoltarlo, seguirlo, e consigliarlo. ma non credo proprio che mi metterò a spiarlo.
punto 3 l'articolo dice " la condivisione è fondamentale anche nei videogiochi, dice la Prof.sa Parsi << imparare anche a videogiocare: vs figlio non si sentirà isolato, essere tassativi sul tempo di gioco, mai più di mezz'ora al giorno, e scegliere giochi adeguati all'età>> per la paystation, sarà forse una lotta. su questo mi dovrei confrontare con l'altra mia metà......che è non ci sta mai mezz'ora bensì, spesso, una giornata intera...quindi qua avrò da lottare parecchio. anche sui giochi, io sono contraria quando mio marito gioca con uno che ritengo molto violento e non sia giusto che ci giochi quando il bambino è sveglio; ed è in sala con lui. almeno su questo punto ha capito la mia esigenza e il mio pensiero.
punto 4 " la dott.ssa Schiralli dice << il primo cellulare? alle superiori. insegnateli a usarlo con moderazione: non lasciateglielo portare a tavola, nè a letto. per impedire l'abuso, un trucco è trattenergli una parte della paga settimanale per sostenere le spese: capiranno il valore del denaro e si conterranno>> qua stendiamo un velo pietoso, ho visto dei miei parenti che hanno le figlie sempre a tavola con il cellulare a messaggiare...una cosa vergognosa e di mal costume...io comprai il mio primo cellulare a 18 anni perchè con la scuola andavo in gita 2 settimane a Praga... mio fratello che ha 7 anni meno di me, gli fu comprato il cellulare in prima superiore....la generazione era già cambiata allora, figuriamoci adesso. ora i cellulari ce li hanno i ragazzini che vanno alle medie!!!!! tra 10 anni o forse anche meno...visto i vantaggi della tecnologie e i bambini sempre più svegli, lo avranno alle elementari! non ho parole.

CHI VOLESSE AGGIUNGERE PARERI O SCAMBIARE INFORMAZIONI, IDEE, O PARERI SU QUESTI 4 PUNTI SONO LIETA DI LEGGERLI. SALUTI A TUTTI E A VENERDI'

2 commenti:

  1. ...dai alcune cose mi sembrano anche sensate, altre invece mi sembrano quasi spaventose. Iscriversi a facebook per controllare il proprio figlio mi sembra davvero preoccupante. In una famiglia ci deve essere dialogo, fiducia e rispetto. Come possiamo insegnare ai nostri figli questi valori se li "spiamo", questo è un forte segno di mancanza di fiducia, rispetto e dialogo. Davvero non ha parole per commentare questo consiglio che è stato dato. Per quanto riguarda i cellulari, beh ormai ho già visto anche dei bambini delle elementari con il cellulare. E' vero ci sono persone che sono davvero esagerate con il cellulare, ce l'hanno sempre in mano, sempre dietro a messaggiare, giocare, chiamare, in qualsiasi momento della giornata, certo ci sono alcuni lavori che costringono a stare molto tempo al telefono, però non è questo il caso di cui parlo. Come possiamo noi essere degli esempi se siamo i primi a non saperci comportare delle volte???

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  2. Da quando mio figlio era nella pancia della mamma mi sono sempre fatto molte domande sul suo futuro, in un epoca dove la visione della tecnologia combatte tra gli indubbi vantaggi e le non poche perplessità che tale presenza genera. Personalmente ho notato il cambiamento che avviene nei bambini quando, adolescenti, iniziano massivamente ad utilizzare cellulari, computer ed altre diavolerie tecnologiche (delle quali non conosco nemmeno bene nome e funzioni), che portano a contatti con il prossimo sempre più freddi e distaccati (li vedi spesso fianco a fianco più impegnati a messaggiare o a giocare individualmente che a parlare tra di loro...). Sono d'accordo con Te sul fatto che i genitori abbiano una grande responsabilità in questo, perchè siamo noi che dobbiamo saper trasmettere ai nostri figli quei giusti valori e quei sani princìpi indispensabili nella vita di relazione con gli altri, anche se riconosco non essere facile. Un bambino che frequenta i servizi per l'infanzia o già la scuola primaria, trascorre la maggior parte delle ore della giornata fuori casa lontano dalla famiglia e qui chiamo in causa la professionalità e la competenza (oltre all'amore per i bambini e per il proprio lavoro) di educatori/trici e maestri/e, perchè, ripeto, noi dobbiamo fare tanto e bene, ma non dipende solo da noi se i nostri figli crescono con il rispetto e la stima di sè stessi e degli altri. Piccola nota conclusiva... il corso di studi che abbiamo intrapreso (educatore nei servizi per l'infanzia, per chi non lo sapesse...) all'università deve essere un punto di partenza e non di arrivo, per cercare (lo ripeto in tutti i miei post fino alla noia!) di creare un mondo migliore almeno per loro, gli adulti del domani!

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